Rivoluzione nella diagnosi dell'Alzheimer: scoperto un test del sangue che cambia tutto
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Direttore: Alessandro Plateroti

Rivoluzione nella diagnosi dell’Alzheimer: scoperto un test del sangue che cambia tutto

Dottore controlla risonanza cervello testa

Un esame del sangue innovativo ha dimostrato un’accuratezza del 90% nel diagnosticare l’Alzheimer: la novità dall’Università di Lund.

Un rivoluzionario esame del sangue ha mostrato un’accuratezza del 90% nel diagnosticare l’Alzheimer, secondo uno studio condotto dai ricercatori dell’Università di Lund in Svezia.

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Pubblicato sulla rivista Jama Neurology, come riportato da Tg24.sky.it, lo studio rappresenta un passo avanti significativo nella diagnosi della malattia.

Una tac al cervello

L’innovativo test del sangue per l’Alzheimer

Il test del sangue si basa sulla misurazione dei livelli di plasma fosforilato tau 217 (p-tau217), un biomarcatore chiave per l’Alzheimer.

Le persone affette da questa malattia mostrano infatti alti livelli di questo biomarcatore, insieme all’accumulo di beta-amiloide e proteine tau nella corteccia cerebrale.

L’analisi del p-tau217 è in grado di rilevare i cambiamenti patologici legati all’Alzheimer prima che i sintomi clinici diventino evidenti.

Lo studio dell’Università di Lund, avviato nel 2019, ha confrontato l’accuratezza di questo esame del sangue con quella dei tradizionali test del liquido cerebrospinale.

Gli esperti scienziati hanno rivelato che in alcuni casi il test del sangue può addirittura superare i metodi convenzionali.

Recentemente, i ricercatori hanno combinato il test p-tau217 con la misurazione di un altro biomarcatore dell’Alzheimer, il rapporto beta-amiloide 40/42, confermando ulteriormente l’affidabilità del test anche in contesti sanitari di routine.

I dati e i risultati dello studio

La ricerca ha coinvolto 1.213 individui con lieve perdita di memoria, suddivisi in due gruppi: 515 pazienti valutati nell’assistenza primaria e 698 in una clinica specialistica della memoria.

I risultati del test del sangue sono stati confrontati con quelli ottenuti dai test del liquido cerebrospinale e con le diagnosi effettuate dai medici prima di avere accesso ai risultati dei test.

In questo confronto, gli specialisti della memoria hanno diagnosticato correttamente l’Alzheimer nel 73% dei casi, mentre i medici di base hanno raggiunto un tasso di accuratezza del 61%.

Ciò indica il potenziale miglioramento nella diagnosi con l’adozione di questo esame del sangue negli ambienti sanitari“, ha affermato Sebastian Palmqvist, coordinatore dello studio.

L’affidabilità del 90% del test del sangue rispetto al 73% degli specialisti evidenzia l’importanza di strumenti diagnostici più precisi e facilmente accessibili.

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ultimo aggiornamento: 29 Luglio 2024 16:28

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